Restauro e efficientamento energetico di una antica casa tradizionale a corte

Render a cura dell’architetto Marcello Pilia

L’antica casa campidanese

Ad un unico piano, tipicamente introversa e rivolta verso l’ampia corte interna attorno alla quale assume una caratteristica conformazione a U, l’abitazione confina su un solo lato con la pubblica via, nella forma di un muro continuo, interrotto soltanto dai portoni di ingresso. La sua costruzione parrebbe risalire ai primi anni del Novecento. Nel corpo principale, ogni stanza è provvista di una porta finestra che la mette in comunicazione con un ampio spazio porticato detto “sa lolla”; quest’ultima svolge la funzione di distribuire le diverse parti della casa e fa da filtro tra la casa e la corte, sulla quale si affaccia con sei archi a tre centri su pilastrini con capitello. Il prospetto su strada è informato a grande semplicità e si caratterizza per l’armonioso profilo delle coperture. Il segno più importante del prospetto è sicuramente il grande portale con arco a tre centri di mattoni di laterizio cotto pieno “sardo” a due teste.  Anche il portoncino principale, che introduce alla lolla, è sottolineato dalla presenza di una cornice di mattoni laterizi cotti pieni.

La casa presentava tutte le murature realizzate secondo l’antica tecnica dei mattoni di terra cruda, chiamati “ladiri”. Le murature erano intonacate con malta di calce, le coperture lignee a falde utilizzavano il sistema costruttivo detto “alla sarda”: capriate, colmareccio, impalcato di incannucciato su falsi puntoni e canne maestre, strato di allettamento di calce e manto di copertura di coppi sardi .

Vista della corte principale
Vista dalla strada

Lo stato di conservazione al momento dell’intervento

Al momento dell’intervento, l’immobile presentava alcuni problemi di conservazione dovuti alla lunga assenza di opere di manutenzione e alle caratteristiche costruttive dell’edificio.  

I locali di servizio erano quelli dove erano più evidenti i danni dovuti alla lunga assenza di manutenzione: buona parte delle coperture aveva ceduto, così come alcuni tratti delle murature di ladiri.

Nella copertura del corpo principale, alcune travi e le capriate apparivano sottodimensionate, alcuni elementi erano stati aggrediti da insetti xilofagi e altri agenti patogeni e l’intradosso di canne nella falda nord nel corpo principale era completamente ammalorato e stava cedendo sotto il peso delle tegole. Nella lolla, i falsi puntoni erano molto imbarcati a causa della sezione ridotta e le canne dell’intradosso stavano cedendo. In diversi punti, l’acqua piovana penetrava all’interno dell’edificio bagnando le murature dall’alto.

Parte delle murature del corpo principale e della sartoria presentavano umidità di risalita fino alla muratura di terra cruda, al di sopra del basamento di pietrame, Infine, era presente un cedimento puntuale in uno spigolo della cucina, alla base della muratura, dovuto, presumibilmente, al dilavamento della fondazione da parte delle acque meteoriche, non convogliate in un sistema di raccolta e smaltimento. 

Lo stato dei pavimenti di cementine colorate, posati direttamente sul terreno, dimostrava la presenza di umidità su tutto il piano di posa. Gli infissi interni e quelli affacciati sulla lolla erano ben conservati, anche se bisognosi di manutenzione, gli altri in condizioni irrecuperabili.

Anche il prospetto su strada manifestava diversi problemi di conservazione, riconducibili ancora una volta alla mancanza di manutenzione. L’intonaco originario di calce era quasi completamente mancante e lasciava scoperta la delicata muratura di mattoni di terra cruda, dilavata e asportata parzialmente alla base dagli agenti atmosferici. Una parte del coronamento della muratura, in origine realizzato con mattoni cotti pieni, era crollato e il basamento di pietra presentava lacune nell’apparecchiatura muraria.

Lo stato delle coperture del corpo principale
Lo stato degli annessi di servizio.

L’intervento

L’intenzione espressa dai proprietari è stata quella di recuperare la casa mantenendone il più possibile le caratteristiche tipologiche, formali e funzionali.  Il progetto ha previsto un intervento di restauro, risanamento conservativo e efficientamento energetico dell’abitazione, rivolto ad assicurare la salubrità degli ambienti, il benessere degli abitanti e il rispetto dell’ambiente,  limitando il consumo di energia e di altre risorse e utilizzando, dove possibile, gli stessi materiali tradizionalmente ecologici già impiegati nell’abitazione, come legno, terra cruda e calce.

IN COSTRUZIONE

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